2019.05.07 CONTRODEDUZIONI della SILE Costruz. a DPC002.zip | [Acquisita a prot.135645/19 con allegati e nota di riferim. di DPC002] | 11633 Kb |
2021-06-25 Integrazioni da SILE (parte1).zip | [Prot. 264981 - 264986 - 264991 del 25/06/2021] | 50235 Kb |
2021-06-25 Trasmissione Integrazioni da SILE (PEC 1-4).zip | [Prot. 264981 - 264986 - 264991 - 264999 del 25/06/2021] | 65991 Kb |
2021-06-25_Invio Integrazioni (8 Pec).zip | [Prot. 0264981 e successivi del 25/06/2021 ] | 128281 Kb |
3103 Comune di Cepagatti.pdf | [Parere meramente confermativo del Comitato CCR-VIA del 29 ottobre 2019] | 5130 Kb |
Comunicazioni del Servizio Genio Civile di Pescara | [Comunicazioni del Servizio Genio Civile di Pescara del 18/01/2018] | 358 Kb |
CONFEDERAZIONE NAZIONALE ARTIGIANATO E PICCOLA E MEDIA IMPRESA OSSERVAZIONI.pdf | [CONFEDERAZIONE NAZIONALE ARTIGIANATO E PICCOLA E MEDIA IMPRESA OSSERVAZIONI] | 237 Kb |
CONFESERCENTI PROVINCIA DI CHIETI OSSERVAZIONI.pdf | [CONFESERCENTI PROVINCIA DI CHIETI OSSERVAZIONI] | 101 Kb |
Diffida Cons. Reg. L. Sospiri.pdf | [Diffida a firma del Consigliere Regionale Lorenzo Sospiri ] | 142 Kb |
DIFFIDA dal WWF per progetto SIRECC | [DIFFIDA dal WWF a firma di Nicoletta Di Francesco per progetto SIRECC] | 478 Kb |
2021-07-29_Giudizio CCR VIA n. 3478 del 29/07/2021:IMPROCEDIBILITÀ DELL’ISTANZA | [ ] | 4765 Kb |
Nota Comune di Chieti 24gennaio2018 | [Nota dal Comune di Chieti del 24 gennaio 2018] | 959 Kb |
Nota dell'Autorità di Bacino prot. n. 14678 del 18 gennaio 2018 | [Nota dell'Autorità di Bacino prot. n. 14678 del 18 gennaio 2018] | 106 Kb |
Nota G.C. Pescara del 15marzo2018.pdf | [Nota del Genio Civile di Pescara prot. 75004/18 del 15 marzo 2018] | 2140 Kb |
osservazioni del Consigliere Reg. L. Sospiri | [Osservazioni del Consigliere Regionale Lorenzo Sospiri del 21 marzo 2017] | 1031 Kb |
osservazioni tecniche al progetto.pdf | [Osservazioni tecniche al progetto a firma del C.R. Lorenzo Sospiri] | 140 Kb |
OSSERVAZIONI WWF CHIETI PESCARA.pdf | [OSSERVAZIONI WWF CHIETI PESCARA] | 380 Kb |
PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA - OSSERVAZIONI.pdf | [\PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA - OSSERVAZIONI] | 688 Kb |
Prot_0107346_18-Nota al Comune di Cepagatti.pdf | [Prot_0107346_18-Nota al Comune di Cepagatti.pdf] | 258 Kb |
Prot_0120548_18_26-04-2018_Verbale CDS_Comune_Cepagatti | [Prot_0120548_18_26-04-2018_Verbale CDS_Comune_Cepagatti] | 4631 Kb |
Prot_0145902-18_Comune-Cepagatti.pdf | [Prot_0145902-18_Comune-Cepagatti.pdf] | 56 Kb |
Richiesta rinvio discussione della pratica | [In riferimento alla convocazione CCR VIA del 12/06/2018 il comune ha richiesto il rinvio peer impegni dell'Amministrazione] | 135 Kb |
2018.11.22 325970 Segnalazione WWF | [circa presunte attività di cantiere nell'area Magalò] | 473 Kb |
Stazione Ornitologica Abruzzese onlus - osservazioni e diffida.pdf | [Stazione Ornitologica Abruzzese onlus - osservazioni e diffida] | 130 Kb |
WWF CHIETI PESCARA INTEGRAZIONE A OSSERVAZIONI.pdf | [WWF CHIETI PESCARA INTEGRAZIONE A OSSERVAZIONI] | 304 Kb |
Osservazioni
Riguardo agli argini: gli studi che i fautori del progetto hanno fatto presuppongono che gli argini siano barriere eterne ed indistruttibili. Non è così. Ci sono casi di disastri successi perché gli argini hanno ceduto (perchè fatti/progettati male, perché vecchi, perché lesionati in precedenza ecc.). Sappiamo che le disgrazie succedono. Fare qualcosa con un grande valore economico a ridosso di un argine è pericoloso.
Sempre riguardo agli argini: si pensa sempre a non far entrare l’acqua. Raramente si pensa a farla uscire. Gli argini bloccano l’acqua che naturalmente dalle colline e dai campi va verso il fiume. Si tratta di una barriera che in caso di acquazzone farebbe allagare il Megalo, non perché il fiume esonda, ma perché l’acqua “rimpozza” bloccata dall’argine (Ed è già successo in passato).
La zona è comunque interessata da una certa pericolosità, altrimenti perché costruire degli argini mastodontici per difendersi da piene e alluvioni? C'è un rischio di inondazioni e i progettisti hanno progettato un qualcosa che nascerà già a rischio idrogeologico.
Si tratta di grandi spazi liberi che sono stati lasciati liberi per un motivo preciso: Sono spazi del fiume, vanno lasciati al fiume e alle sue dinamiche fluviali.
Ci sarà un consumo di suolo notevole. Questi progettisti vanno ad impermeabilizzare una superficie enorme. Questo terreno fino ad oggi ha fatto da “spugna” e “serbatoio” trattenendo moltissima acqua piovana. Domani tutta questa acqua andrà immediatamente in fogna e nel corso d’acqua. Chi sta a valle, si vedrà scorrere tantissima acqua in più, tutta insieme, nel suo pezzetto di fiume. Una città come Pescara ad esempio, un'area metropolitana enorme e abitata Hanno fatto il conto che le sezioni idrauliche più a valle (anche molto più a valle) si troveranno a dover gestire picchi di piena molto maggiori rispetto ad oggi? Gli argini a valle sono opportunamente dimensionati per impedire allagamenti?
La perdita di suolo agricolo coperta da asfalto e cemento è stata messa in conto? Per tutte queste ragioni diciamo no al Megalo 2 con forza.
Daniele Mario Colantonio Presidente Circolo Legambiente MIRABILIA, Chieti.
Inoltre lo stesso progetto insiste in una area a forte rischio alluvionale e le opere necessarie per la difesa del suolo non appaiono adeguate al rischio idrogeologico presente.
Non vi è uno dei seguenti obietti vi come interventi di rilevanza tale da costituire poli di attrazione quali: sedi di tribunali, strutture ospedaliere, università, centri congressuali, strutture polifunzionali per lo sport, il turismo e il tempo libero, ecc.;
Gli interventi in oggetto non sono riconducibili a opere di urbanizzazione primaria a servizio di aree produttive o di quartieri degradati; a opere di urbanizzazione secondaria di livello almeno urbano; alla realizzazione e riqualificazione di insediamenti produttivi in grado di promuovere lo sviluppo, l'innovazione e la competitività tra imprese anche attraverso la diffusione di nuove tecnologie; alla realizzazione e recupero di edilizia residenziale al fine di innescare processi di riqualificazione fisica e sociale dell'ambito considerato; alla gestione di attività no-profit; alla ristrutturazione di edifici di rilevante valore storico-artisitico, sviluppo di artigianato tipico, riconversione di complessi industriali con valenze culturali anche da destinare ad altri usi.
Inoltre il progetto del Parco Fluviale adiacente all'argine, dietro cui insisterebbe il Complesso Commerciale, non sarebbe fruibile da parte della collettività, trovandosi in una zona di forte esondazione ciclica del Fiume Pescara, con conseguente pericolo per persone e cose.
Concludo sollevando obiezione alla reale sicurezza statica dell'intero complesso, perchè il terreno scelto per edificare non presenta i requisiti minimi di stabilità, atti ad evitare lo sprofondamento nel tempo dell'intera struttura.